L’Osteopatia

L’Osteopatia è una medicina non convenzionale riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e definita nel 2007 dalla stessa, come una medicina basata sul contatto primario manuale nella fase di diagnosi e trattamento. La professione di Osteopata, non esplicitamente regolamentata nell’ordinamento italiano, rientra tra quelle disciplinate dalla legge 4/2013 in materia di professioni non regolamentate. L’art. 1 comma 2 di tale legge precisa che «Ai fini della presente legge, per «professione non organizzata in ordini o collegi », di seguito denominata «professione», si intende l’attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’articolo 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie, delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative ».

L’Osteopatia si basa sul considerare l’essere umano come l’unità di corpo, mente e spirito. Ogni singola parte del corpo è in grado di interagire con l’insieme attraverso il movimento, cartina tornasole della qualità della vita e della salute. Attraverso la sua valutazione (analisi delle posture, effettuazioni di test osteopatici e palpazione) è possibile individuare gli eventuali disturbi su cui intervenire attraverso tecniche manuali in grado di correggere i disequilibri e ripristinare le condizioni fisiologiche del movimento e quindi della salute. Pur non utilizzando farmaci, rimedi naturali/fitoterapici e strumenti medicali o elettromedicali, attraverso la manipolazione dei tessuti, un Osteopata è in grado di innescare i processi di auto-guarigione di cui è naturalmente dotato l’organismo. Non interviene nel recupero di mobilità persa a seguito di patologie neurologiche od ortopediche, traumi o interventi chirurgici, e non è quindi un solo intervento riabilitativo: è complementare ad altre professioni sanitarie, come la fisioterapia e la medicina convenzionale. Si tratta di una forma di assistenza centrata sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia, si avvale di un approccio causale e non sintomatico (spesso infatti la causa del dolore trova la sua locazione lontano dalla zona dolorosa), ricercando le alterazioni funzionali del corpo che portano al manifestarsi di segni e sintomi che possono poi sfociare in dolori di vario genere.  L’osteopatia si basa su alcuni principi cardine quali: l’unità del corpo, la relazione tra struttura e funzione e la capacità di auto-guarigione. Per unità del corpo si intende che l’individuo è inteso nella sua globalità come un sistema composto da muscoli, strutture scheletriche ed organi interni che trovano il loro collegamento nei centri nervosi della colonna vertebrale. La perfezione di ogni funzione è legata alla perfezione della struttura portante, se tale equilibrio è alterato ci si trova di fronte a una disfunzione osteopatica, caratterizzata da una zona corporea in cui è andata persa la corretta mobilità. L’organismo reagirà a tale disequilibrio creando delle zone di compenso e di adattamenti corporei non favorevoli al benessere generale dell’organismo. In Osteopatia non è il terapeuta che guarisce, il suo ruolo è quello di eliminare gli “ostacoli” alle vie di comunicazione del corpo al fine di permettere all’organismo, sfruttando i propri fenomeni di autoregolazione, di raggiungere la guarigione.

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